Il mondo del content creation su piattaforme come Onlyfans sta vivendo una crescita esponenziale.
Sempre più persone decidono di intraprendere la carriera da creator indipendenti, proponendo contenuti esclusivi, spesso di natura sensuale o esplicitamente erotica, e monetizzando grazie agli abbonamenti mensili, mance (tips), richieste personalizzate e vendita di contenuti on demand.
Ma con la crescita dei guadagni, arrivano anche gli obblighi fiscali. Uno dei temi più discussi e meno compresi è: serve aprire la Partita IVA per lavorare con OnlyFans? Come si dichiarano questi redditi? Qual è il regime fiscale più adatto per un creator adult?
In questo articolo rispondiamo a tutte queste domande con un linguaggio chiaro e pratico, pensato per chi
vuole lavorare in regola senza sorprese da parte del Fisco.
Onlyfans: cos’è e come funzionano le tasse
OnlyFans è una piattaforma che permette ai creator di:
- Caricare contenuti esclusivi (foto, video, messaggi vocali);
- Farsi seguire da utenti paganti tramite abbonamento mensile;
- Ricevere mance o offerte per contenuti personalizzati;
- Offrire servizi extra (chat private, live streaming, video a richiesta, ecc.).
Dal punto di vista fiscale, si tratta di una prestazione continuativa a pagamento che rientra nell’attività di lavoro autonomo: quindi, i guadagni devono essere dichiarati, e se l’attività è abituale, scatta l’obbligo di Partita IVA.
Serve la Partita IVA per lavorare su Onlyfans?
La risposta è: sì, nella stragrande maggioranza dei casi.
Vediamo i due scenari possibili:
1. Attività occasionale
Se pubblichi contenuti in modo saltuario, non sei attivo regolarmente, e i tuoi guadagni sono molto contenuti (es. qualche centinaio di euro all’anno), potresti rientrare nel regime di “prestazione occasionale”.
Ma attenzione: non deve essere un’attività abituale o organizzata (es. calendario editoriale, promozione su social, investimento in attrezzatura);
Devi comunque emettere ricevuta con ritenuta d’acconto e dichiarare i redditi.
Questo regime è molto limitato e difficilmente applicabile a chi prende Onlyfans sul serio.
Guadagno meno di 5.000 quindi non devo aprire la partita iva…
Il limite dei 5.000 euro è spesso citato riguardo all’obbligo di aprire la Partita IVA, ma questa è una percezione errata. In realtà, l’obbligo di aprire la Partita IVA dipende dall’abitualità e dalla continuità dell’attività svolta, non dall’ammontare dei guadagni. Anche con incassi inferiori a 5.000 euro, se l’attività è regolare e organizzata, è necessario aprire la Partita IVA. Al contrario, guadagni superiori a 5.000 euro da prestazioni occasionali non richiedono l’apertura della Partita IVA, ma solo l’iscrizione alla Gestione
Separata INPS per i contributi previdenziali.
2. Attività abituale
Occorre aprire la Partita IVA se:
- Produci contenuti regolarmente;
- Promuovi il tuo profilo;
- Guadagni in modo continuativo (mensilmente o quasi);
- Interagisci con i follower;
Allora la tua attività è abituale e quindi devi aprire la Partita IVA, anche se lavori da casa, da sola/o, e anche se non ti consideri “un’imprenditore/imprenditrice”.
Quale codice ATECO usare per creator Onlyfans?
Il codice più adatto potrebbe essere il 59.11.00 – Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi Adatto per gli streamer, quindi per chi realizza video.
Questo codice è generico, ma ben si presta ad attività creative online, comprese quelle svolte su piattaforme come OnlyFans, Patreon, Fansly, ecc. Viene utilizzato anche da performer, illustratori, youtuber e influencer.
Ne esistono altri che riguardano attività che possono essere volte su onlyfans e se proprio non ne va bene una esiste il 96.09.09 – Altre attività di servizi per la persona nca, il più generico.
Vantaggi:
- Permette la gestione in regime forfettario;
- Non prevede obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio;
- È compatibile con attività online di tipo creativo o di intrattenimento.
Regime forfettario: perché è ideale per iniziare
Chi apre la Partita IVA per la prima volta può accedere al regime forfettario, se rispetta alcune condizioni (fatturato inferiore a 85.000€/anno, nessuna partecipazione in società, residenza in Italia, ecc.).
- Vantaggi del forfettario:
- Tassazione agevolata al 15%, che può scendere al 5% per i primi 5 anni;
- Nessuna IVA sulle fatture;
- Nessuna ritenuta d’acconto;
- Puoi scaricare 22% forfettario di spese (coefficiente di redditività per il codice ATECO 90.03.09).
Come si gestisce fiscalmente un profilo Onlyfans?
Ricezione dei pagamenti
I pagamenti arrivano dalla società che gestisce OnlyFans (Fenix International Limited, con sede nel Regno Unito) che trattiene la sua commissione e versa sul tuo conto il tuo guadagno.
In sostanza i rapporti sono:
- il creator propone il proprio servizio on line;
- l’utente sceglie il servizio e sottoscrive generalmente un abbonamento con il creator e paga anche con
mance e donazioni; - l’utente paga Onlyfans che si fa carico della riscossione;
- Onlyfans trattiene generalmente il 20% e versa al creator il compenso
Emissione della fattura
Questo è un tema delicato in quanto qualche tempo fa è intervenuta una importante sentenza della Corte di Giustizia UE che, dando ragione al fisco inglese (la società Fenix International Limited ha sede nel regno
unito) ha confermato che Onlyfans deve assoggettare ad iva l’intero incasso dell’utente. Di fatto nei termini di utilizzo della piattaforma è scritto che
“Ai soli fini dell’IVA del Regno Unito, i Creatori sono considerati come se fornissero i loro servizi a OnlyFans e non direttamente ai Fan”.
Pertanto, ad oggi, il creator registrato a fini Iva in Italia fattura direttamente ai fans.
Poiché i fans possono risiedere in Italia o all’estero la fatturazione può creare dei seri problemi.
Nel primo caso si emetterà normale fattura con iva al 22% o si potrà optare per l’annotazione dei corrispettivi (i corrispettivi oltre a semplificare la procedura garantirebbero anche la privacy del Fan); nel secondo caso invece occorrerà prestare attenzione se l’utente è un soggetto iva o meno; se è soggetto la
fattura non avrà iva in quanto si applica la territorialità è del paese del committente, se è un privato allora ci sarà l’iva al 22%
Trasferimento dei fondi su conto personale
Molti creator ricevono i soldi tramite PayPal, Paxum, o bonifico. Il metodo di incasso non modifica l’obbligo fiscale. Anche i fondi lasciati su PayPal vanno considerati reddito percepito e quindi tassati.
Privacy, anonimato e aspetti sensibili
Molti creator adult sono preoccupati per la privacy. Purtroppo, l’apertura della Partita IVA comporta la registrazione del proprio nome, codice fiscale e città di residenza.
Possibili soluzioni:
- Usare uno pseudonimo solo per il nome d’arte, mantenendo il nome vero per la fatturazione;
- Aprire la Partita IVA come lavoro autonomp evitando l’iscrizione alla Camera di Commercio (con il codice ATECO 90.03.09);
- Creare una società (più costosa, ma tutela meglio la separazione tra identità fiscale e attività pubblica).
Cosa succede se non dichiari nulla?
Se il Fisco scopre che stai guadagnando (anche migliaia di euro) su OnlyFans e non hai Partita IVA né dichiari nulla, puoi andare incontro a:
- Accertamento fiscale e obbligo di pagare le imposte non versate;
- Sanzioni amministrative fino al 240% delle imposte dovute;
- Interesse di mora e rischio di iscrizione a ruolo (cartelle esattoriali);
- In caso di cifre elevate, anche segnalazioni per evasione fiscale.
Usare Paxum, PayPal o carte prepagate estere non rende i guadagni invisibili: il Fisco può ottenere le
informazioni tramite scambio internazionale di dati bancari (CRS).
Checklist per mettersi in regola
- Apri la Partita IVA con il codice ATECO corretto;
- Iscriviti alla Gestione Separata INPS (obbligatoria);
- Attiva un indirizzo PEC e codice SDI per la fatturazione elettronica;
- Emetti regolarmente le fatture o corrispettivi;
- Conserva tutte le prove di incasso (estratti PayPal, bonifici, notifiche);
- Fatti aiutare da un commercialista (meglio se esperto in creator digitali).
Essere un creator su OnlyFans è un lavoro vero, e come ogni attività professionale comporta obblighi fiscali.
Ignorarli può diventare molto rischioso, mentre lavorare in regola ti dà la libertà di crescere, promuoverti e investire nella tua attività senza paura.
Il consiglio migliore? Apri la Partita IVA appena l’attività diventa stabile. Il regime forfettario ti aiuterà a iniziare in modo sostenibile, e potrai costruire un business serio e duraturo.